Scopri come camminare senza dolori è un piccolo slogan per farti scoprire quanto è facile iniziare a migliorare il benessere dei tuoi piedi. Come?
Scarpa e piede oppure scarpa piede e plantare, devono lavorare come UNICA unità funzionale! Cosa significa?
Semplicemente che devi allacciare le scarpe e comprare una calzatura adeguata alla forma del tuo piede. Se hai dolore o callosità, probabilmente il piede, scivolando all’interno della calzatura, tende a “slittare” durante le migliaia di passi che facciamo quotidianamente non lavorando bene.
Dolori ai piedi o callosità, possono dipendere da tantissimi fattori (logicamente peso e forza muscolare ne fanno da padroni). Leggendo vari studi legati alle problematiche dei piedi ho notato che in molti viene citato l’utilizzo di una calzatura inadeguata o l’utilizzo scorretto della stessa.
La valutazione baropodometrica è un tipo di indagine che attraverso una pedana pressoria ci consente di avere un analisi quantitativa delle pressioni che il piede esercita sul suolo, sia in posizione dinamica sia in posizione statica.
Questa valutazione ci aiuta a capire quali sono i punti di maggiore carico della pianta del piede al suolo. Viene utilizzato anche per analizzare il baricentro delle pressioni podaliche e le oscillazioni corporee.
Il beneficio principale è che non è un esame invasivo e di veloce esecuzione. Può essere di grande aiuto all'ortopedico per fare diagnosi, al fisioterapista per migliorare e valutare i risultati a medio e a lungo termine di una terapia e al tecnico ortopedico per effettuare plantari con maggiore precisione, infatti può essere integrato con moderni sistemi Cad-Cam che "stampano" il plantare con appositi macchinari a controllo numerico. È un esame che deve essere eseguito da un professionista per avere dei risultati adeguati.
Alcuni professionisti potrebbero valutare non solo l'appoggio podalico, ma anche le calzature che spesso si indossano per fornire consigli anche su di esse. Quindi magari sarebbe utile portare anche qualche paio di scarpe in più, o andare con il paio di scarpe che si usa di più. Se è fatto allo scopo di costruire un plantare, preferibilmente portare un paio di scarpe comode con il plantarino estraibile.
Di solito viene eseguita nelle ortopedie e sanitarie, alle volte in studi medici, podologi o studi dedicati. Se vuoi farla con me, ogni due settimane mi trovo in uno studio vicino Piazza Carlo Terzo a Napoli, contattami su whatsapp o prenota una telefonata di orientamento gratuituita così ti spiego con più precisione!
Definizione
I plantari sono ausili ortopedici che si inseriscono all'interno della scarpa, per il trattamento di alterazioni del piede causate da mutamenti della situazione statica o dinamica inoltre migliorano l'appoggio podalico e stimolano il movimento del piede.
Questi vengono confezionati su misura e/o con impronta di gesso.
Attraverso un ortesi plantare, possiamo eseguire diverse azioni mirate a: scaricare punti dolorosi, correggere posture viziate del piede, immobilizzare articolazioni, compensare altezze differenti degli arti, ammortizzare carichi assiali.
Indicazioni per un trattamento con plantari
Metodi di realizzazione e plantari sottili
Sono realizzati con un infinità di tecniche (Calco in gesso, Cad-Cam, 3D e altre) e materiali (Eva di varie densità, spessore e shore, cuoio, pelle, resine, lattice e così via).
In base agli obbiettivi terapeutici preposti, possiamo anche diminuire o aumentare lo spessore del plantare, infatti ad oggi esistono anche dei plantari molto sottili che possono calzare all'interno delle scarpe fino a 6cm di tacco (la funzione è la stessa ma è da contestualizzare, nel senso che non possiamo pretendere lo stesso risultato con un plantare sottile e bisogna valutare la scelta sempre in base agli obbiettivi terapeutici che ci poniamo)
Materiali
Tempo fa venivano largamente utilizzati materiali come il cuoio, la pelle, sughero o il feltro. Con lo sviluppo tecnologico anche i materiali sono cambiati per migliorare caratteristiche di adattabilità al piede, oppure restistenza, elasticità etc. Per questo materiali molto utilizzati sono ad esempio resine, laminati in fibra di carbonio, materiali termoplastici, materiali spugnosi morbidi o materiale a base di silicone. Spesso i plantari non sono composti da un unico materiale ma sono frutto di una combinazione di essi, studiata per le caratteristiche che vogliamo dare al piede.
Tutte le informazioni ivi contenute sotto forma di testo, immagini, grafici o altro e pubblicate in formato cartaceo, online, diffuse a voce o in altro modo rappresentano consigli supplementari rispetto alle informazioni ricevute dal medico, dal fisioterapista, dal personale sanitario o da altri operatori professionali analoghi. Le informazioni fornite non sostituiscono la consulenza medica professionale, la diagnosi o il trattamento. Le nostre indicazioni non intendono in alcun modo promuovere o favorire l’autodiagnosi o l’automedicazione, bensì sono rese a solo scopo informativo e di sensibilizzazione verso i temi trattati.
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